La Galleria Ceribelli di Bergamo inaugura una mostra collettiva dedicata al tema del paesaggio che riunisce le opere di cinque affermati artisti legati dalla scelta del soggetto pittorico.
Luke Elwes, Monica Ferrando, Alex Lowery, Lino Mannocci e Tullio Pericoli sono i protagonisti di questa collettiva; artisti che lavorano da diversi anni con la Galleria e da sempre sensibili e attenti studiosi di un genere classico riletto in chiave contemporanea. Ognuno, con il proprio lavoro, ha contribuito a raccontare il paesaggio dal proprio punto di vista, attraverso a propria ricerca.
L’intenzione della mostra non si limita alla qualità delle opere esposte, ma invita il visitatore a riflettere su una tematica molto delicata in questo momento storico di ripensamento sulla conservazione del patrimonio naturale, sulla tutela dei panorami, violati spesso da interventi che ne modificano la natura e l'identità. Un momento in cui la conservazione è argomento noto alle cronache, soprattutto alla luce del dibattito sul clima, in relazione al rapido cambiamento del nostro ecosistema. L’obiettivo è quello di cristallizzare, nell'arte, determinate immagini, colte in un preciso momento, per poterle ricordare nel tempo tornando a riflettere sul valore di un bene collettivo. La pittura diviene così documento, testimonianza e denunzia, ma anche sublimazione della grande bellezza del paesaggio che ci appartiene intimamente. Oltre che della relazione ideale fra uomo e territorio, vergine o antropizzato.
Dal testo introduttivo di Giorgio Agamben “…Chiamiamo paesaggio il mondo nel punto in cui si svela come giusto - così giusto che ogni possibilità di giudicare e di parlare ci è tolta. Non cerchiamo più di comprendere, guardiamo soltanto. Non possiamo dirlo, possiamo solo dipingerlo. Incipit pictura”.
Il catalogo, edito da Ceribelli Editore, con l’introduzione di Giorgio Agamben, presenta le opere in mostra, ogni sezione dedicata ai singoli artisti è preceduta da un breve testo rappresentativo del lavoro.
